Con Paradiso si conclude la saga di Francesco Gungui. Una saga che a mio parere non è stata vincente.
Dopo il successo riscontrato con la lettura di Inferno, primo libro della saga, non riesco ad esprimermi entusiasticamente per Purgatorio e Paradiso. Già Purgatorio sembrava non finire mai, con il suo dilungarsi nelle descrizioni e in fatti che dovevano portare a una conclusione, che non sapevo avremmo avuto solo nelle ultime pagine di Paradiso.
Ero molto curioso di scoprire che Paradiso avrebbero visto Alec e Maj. Insomma in mente avevo il Paradiso Dantesco, per cui non sapevo come avrebbe riarrangiato il tutto. Alla fine si è scoperto essere un centro contenente tutti i dati dell’Oligarchia, per il controllo delle persone attraverso le Anime. Il libro termina bene, c’è il lieto fine. Ci sono state parecchie peripezie, molte delle quali non ho apprezzato. Non mi è proprio piaciuta Maj, e il fatto che ad un certo punto i due si siano quasi traditi a vicenda. D’altro canto spero che questa sensazione abbia voluto trasmetterla l’autore stesso. Se così fosse, io l’ho colta.
Il terzo libro lo attendevo con ansia, volevo fosse fantastico. Purtroppo, durante tutta la lettura, mi è sembrato un continuo dilungarsi. Pare che mai si arrivi a questo Paradiso. In effetti è stato semplicemente un viaggio, senza Paradiso. Il paradiso si raggiunge nelle ultime pagine e basta.
Mi dispiace tanto dovermi esprimere negativamente, ma do a questo libro 2 stelle. Ho anche scoperto che lo scrittore ha pubblicato un ulteriore romanzo sulla storia dell’architetto di Inferno, Purgatorio e Paradiso, non che padre di Alec. Inutile dire che non lo acquisterò. Potrebbe anche piacermi, ma visto la storia vera e propria ritengo che non ci sia bisogno di un prequel per colpire i lettori.
Con questa recensione un po’ amara vi saluto. Se l’avete letto e avete pareri discordanti ditemelo pure, sono aperto alle critiche!
Ca 🙂