I nostri cuori chimici

[…] l’amore è scienza. Voglio dire, si tratta solo di una reazione chimica nel cervello. A volte la reazione dura una vita, ripetendosi constantemente. Altre no. Altre si trasforma in una supernova e inizia a spegnersi. Siamo solo dei cuori chimici. Questo rende l’amore meno folgorante? Non penso.


Conclusi i festeggiamenti di Natale, nell’attesa di quelli di Capodanno, possiamo dedicarci ad una nuova recensione. Ci tengo tanto perché vi parlo di “I nostri cuori chimici”- Krystal Sutherland che ha permesso di lasciarmi alle spalle il blocco del lettore. C’è stato, infatti, un periodo più o meno lungo in cui ho preferito non toccare libro e anche se mi sforzassi di iniziarne qualcuno, non ci riuscivo, quindi questo è stato un fulmine a ciel sereno. Fatta questa premessa posso raccontare di che si tratta.

Henry è un ragazzo di 17 anni che crede nell’Amore platonico. Avete capito bene, pensa di essere il principe azzurro che riuscirà a conquistare la principessa in groppa ad un cavallo bianco. Forse la scrittrice non ne parla in questi termini, però è vero che Henry fantastica un amore come quello dei genitori, crede nel colpo di fulmine e cose del genere come quelle raccontate nei film.

La realtà, purtroppo per lui e per noi, non è così, ecco che piomba nella sua vita una ragazza, Grace, trasandata, sempre spettinata, puzzolente (non me lo sto inventando), dall’aspetto impresentabile e con un’andatura sghemba. Il perché di tutto questo si scopre solo leggendo, non sto qui a rivelarlo e non posso neppure confermarvi che tra di loro è tutto rose e fiori, che si fidanzano e che vivono felici e contenti in un castello incantato. Ripeto, nella realtà le cose non si evolvono in questo modo. 

Al di là di tutto quello che non posso scrivere, posso, invece, affermare che

1. La prima parte non è che è noiosa, ma è un po’ sentita e risentita, letta e straletta. È la tipica storia americana, in cui ti ritrovi case con seminterrati, dove ci sono i tuoi amici a tutte le ore del giorno a giocare alla play; feste a casa di qualche compagno fighetto quando i genitori sono via e altri aspetti stereotipati che non mancano neppure nella seconda parte, peró

2. Questa è semplicemente stramega bella con note dolenti e strazianti che ti tengono incollato, letteralmente, alle pagine. Non che la prima parte sia meno scorrevole, peró, ritengo che se questa seconda parte non avesse coinvolto così tanto il lettore, probabilmente il libro nel complesso non mi sarebbe piaciuto a tal punto.

3. Ho amato il fatto che il tutto sia moderno e che siano stati citati Harry Potter, più volte, Taylor Swift e altri film e canzoni che non conosco.

4. Il finale non è scontato e devo dire la veritá lascia riflettere.

5. Rullo di tamburiiiiiiiiiiiiii, il mio voto è: 4 ⭐️ /5

Voi l’avete letto? Cosa ne pensate? Fatemi sapere!!

Alla prossima, 

                                                  Anto 🙂

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. Caterina Baldassarre ha detto:

    Condivido ogni parola di quello che hai scritto 🙂

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    1. Sono contenta che c’è qualcuno che condivida anche le mie critiche!! È un libro molto piaciuto, anche io l’ho adorato, peró non mi aspettavo tutti quei luoghi comuni

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