Miss Peregrine e la casa per bambini speciali

Salve a tutti! Ormai è da un po’ che non scrivo, ma sapete com’è… l’università è sempre in agguato! Bando alle ciance sono qui per parlarvi del penultimo film visto al cinema: Miss Peregrine e la casa per bambini speciali, diretto da Tim Burton.

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Non mi tratterrò troppo a descriverne la trama perchè ormai ne ho parlato e straparlato qui sul blog (come sapete ho letto tutta la trilogia e i Racconti degli Speciali). Ma ne darò comunque qualche accenno, per coloro che non sanno comunque di cosa io stia parlando.

Ebbene Miss Peregrine è una ymbryne, cioè le cosiddette donne-uccello che sanno creare anelli temporali, in cui si ripete sempre lo stesso giorno, così da proteggere bambini dalle particolari abilità dal mondo esterno. Al di fuori di questi anelli infatti ci sono i Vacui: mostri pronti a prendersi l’anima dei bambini speciali così da ritornare esseri dalla forma umana (se non fosse che per gli occhi completamente bianchi… un dettaglio irrilevante insomma).

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Jacob, protagonista della storia, ha l’abilità di vedere questi mostri, e catapultato all’improvviso in questo mondo, aiuterà i bambini nell’impresa di salvare sè stessi e le povere ymbryne.

Il film tutto sommato si attiene alla storia. Un dettaglio snervante è che mentre nei libri la sua più cara amica si chiama Emma e sa generare il fuoco, mentre la piccola Olive vola, nel film Emma vola e Olive è una ragazza grande e genera il fuoco. Sicuramente queste scelte sono state dettate per motivi scenografici più che altro, con il solo scopo di essere più incredibili agli occhi degli spettatori. Ma per chi ha letto i libri è una cosa un po’ difficile da mandar giù. L’aspetto forse più brutto, tuttavia, è il fatto che tutta la storia è trasposta sullo schermo in chiave quasi comica, per permettere a un pubblico molto giovane di apprezzarlo. A mio parere, però, questo ha portato via una fetta di adulti e anche una fetta di bambini… perchè si è generato un ciclo di scene macabre-comiche che o non piacevano agli adulti o ai bambini, alcuni dei quali hanno pianto e sono stati portati fuori dalla sala.

Mi dispiace che questo errore sia stato commesso proprio da Tim Burton, che ha prodotto lavori cinematografici epici. Ovviamente il film doveva vendere e probabilmente le scelte organizzative si sono mosse in quella direzione, dimenticando forse Ransom Riggs e la storia in sè.

Se io non avessi letto i libri, il film mi sarebbe piaciuto molto di più. In ogni caso io l’ho apprezzato, nonostante qualche dettaglio. E proprio perchè amo i personaggi, la storia, l’autore e il regista, affido ben 3 e 1/2 stelle a questo film.

Voi l’avete visto? Se sì fatemi sapere cosa ne pensate!

Alla prossima, Ca 🙂

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