È da un po’ che avevo sul comodino questo libro, e tra impegni vari ho sempre dovuto procrastinare la lettura. Quest’ultima è durata almeno delle settimane, ma una decina di pagine alla volta sono finalmente arrivato al capolinea.
Assalto a Villa del Lieto Tramonto di Minna Lindgren rappresenta il gran finale della Trilogia di Helsinki. Stavolta le nostre amiche anzianotte si ritrovano catapultate in una nuova rocambolesca avventura, come fossero adolescenti alle prese con le prime sfide nei confronti della società. Vivono appunto a Villa del Lieto Tramonto, dove tutto è automatizzato. Non c’è personale umano, solo pura tecnologia ad assistere questi anziani. Si tengono compagnia a vicenda, e menomale! Perchè altrimenti dovrebbero solo ascoltare i versetti della Bibbia citati dalle pareti intelligenti presenti nelle loro casette. Vivono di poco, causa di tutto questo è il fatto che si ritiene troppo difficile curarsi di loro e le spese che servirebbero a questo sono considerate superflue, non necessarie insomma. Ovviamente, Siiri e Irma non possono sopportare tutto questo a lungo, il lassismo non appartiene alla loro indole combattiva! Per cui uniscono le forze, ed insieme ad altri loro coetanei assaltano la Villa proprio dov’è il suo cuore elettronico! Chissà, magari così riusciranno a beffarsi dei predicatori che controllano la loro casa, che si fingono volontari solo per avere donazioni e compensi!
Il romanzo, a mio avviso, parla in modo ironico di una realtà che spesso è più presente di quanto ci immaginiamo. Quanti vecchietti vengono lasciati a loro stessi? Senza essere curati, e lasciati soli in punto di morte. Il libro fa riflettere anche su quanto sia importante avere rapporti con gli altri già in gioventù, perchè in età senile è di vitale importanza, quando anche le forze fisiche e spirituali sembrano averti abbandonato.
Per cui la morale è curiamoci di noi stessi e pensiamo allo stesso tempo al prossimo. Le persone sono importanti e per sempre, mentre le macchine possono abbandonarti nel momento del bisogno a causa di un blackout!
Molto spesso dimenticavo persino che stessi leggendo di vecchiette, perchè i loro personaggi sono stati costruiti con una personalità davvero forte! E pur facendo parte di una trilogia, il libro potrebbe essere letto benissimo autonomamente, poichè le vicende che racconta iniziano e finiscono qui.
Concludo ringraziando la Sonzogno, per avermi dato la possibilità di leggere questo romanzo, che consiglio sia per farsi una risata che per pensare a cose serie come la solidarietà umana e la compassione, che non dovrebbero mai mancare in ognuno di noi.
Se l’avete letto lasciate un commento, altrimenti leggetelo e lasciatelo lo stesso!
Alla prossima, Ca 🙂