Ho terminato il libro “Everything, Everything” un paio di giorni fa, ma non posso far passare altro tempo, devo dirvi assolutamente la mia.
Consiglio: non prendete per oro colato ció che penso, perchè è soggettivo. Capirete tutto tra un paio di minuti.
Everything,everything è il romanzo di debutto della scrittrice americana Nicola Yoon. Sarà in Italia il prossimo 16 Maggio (quindi tra pochissimo potrete fiondarvi su), edito da Sperling & Kupfer, con il titolo “Noi siamo tutto” (la prima volta che apprezzo la traduzione del titolo in italiano). Il prossimo autunno potremo anche goderci la trasposizione cinematografica.
È stato proprio il trailer di quest’ultima ad intrigarmi, poi una volta visto il libro, lì sullo scaffale, mi son detta “perchè non leggere prima il libro? almeno capisco di che si tratta” (il libro l’ho comprato in Inghilterra). A mio parere é stata la scelta migliore. Dal trailer avevo elaborato una storia diversa, più commovente, piena di avventura ed è ció che si riscontra anche nel testo. C’è stato peró, ahimè ahimè, un piccolo auto-influenzamento. Non sono riuscita ad apprezzare i primi 3/4 della narrazione perchè mi ricordavano troppo la storia di “Colpa delle stelle”. Se avete letto questo libro riuscirete anche ad immaginarvi qualcosa.
La protagonista di “Everything, everything”, Madaline Whittier, è una diciottenne affetta da “Immunodeficienze combinate gravi”, abbreviato SCID (letto skid). Avete mai sentito parlare del bambino-bolla? Era un bambino affetto dalla stessa malattia, cresciuto in una bolla decontaminata, con rarissimi rapporti con l’esterno. Vi si poteva comunicare solo attraverso due piccole finestrelle e ovviamente prendendo le dovute precauzioni. La stessa cosa accade per Madaline, ma lei è più fortunata, riesce a “vivere” meglio la sua casa, ha la compagnia della madre e della sua infermiera Carla, non che migliore amica. Tutte le attivitá che con il tempo sono diventate le sue preferite, per forza di causa, vengono svolte tra quattro mura. Tutto cambia quando nella casa a fianco si trasferisce una nuova famiglia. Il componente che la colpisce é il ragazzo della sua etá, Ollie. Un tipo particolare che la folgora dal primo scambio di sguardi. Piano piano messaggi dalla finestra, diventano messaggi virtuali fino a trasformarsi in incontri veri e propri. Madeline é stanca di ció che ha, vuole qualcos’altro e sente di poterlo ottenere. Come va a finire la storia non lo potrete mai immaginare o forse sí se guardate la storia con occhio clinico come ho fatto io. Diciamo comunque che nell’ultima parte, con questo colpo di scena finale il mio giudizio sia migliorato e allora decido di attribuire 3 stelline al libro. Io vi consiglio di leggerlo, in modo da farvi un’opinione personale e aspetto che mi diciate cosa ne pensate. Non vedo l’ora che esca il film, sperando sia super super!!
Anto 🙂
Anche io ho visto il trailer, il film promette bene. Sono indecisa se prima leggerlo o vedere il film!
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Se fosse per me leggerei sempre prima i libri e poi vedrei i film hahaha
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Si anche io di solito lo preferisco!
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