Una perfetta sconosciuta.

Salve a tutti amici lettori, la recensione di oggi riguarda un thriller. Ultimamente mi sto appassionando molto alle storie di intrighi, di omicidi, di investigatori dal forte sesto senso. Per cui non potevo non recensirvi anche questo. Sto parlando del romanzo di Alafair Burke, Una perfetta sconosciuta.

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Sono stati pubblicati molti romanzi di recente, tra i gialli, con protagonista una ragazza. Alafair Burke ha scritto proprio, ad esempio, La ragazza nel parco (che io non ho ancora avuto il piacere di leggere). Ma anche “Una perfetta sconosciuta” ha come protagonista una ragazza, Alice Humphrey. Figlia di un regista premio Oscar, Alice ha sempre avuto il pieno sostegno dalla propria famiglia. È sempre stata considerata una bambina prodigio, un talento della recitazione sin da bambina. Crescendo qualsiasi cosa decidesse di fare aveva l’appoggio dei genitori, che l’hanno sempre considerata una persona incapace di sbagliare, sempre nel giusto. Per questo ora Alice si trova a mettersi sempre in discussione. Pensa di non avere alcun talento, e necessita di crearsi una vita da sola, senza l’aiuto di nessuno. Un bel giorno le si presenta l’occasione perfetta: dirigere un’emergente Galleria che deve pubblicizzare, innanzitutto, le opere del presunto fidanzato del proprietario. Le opere sono scandalose e prive di slancio artistico, ma insomma è la prima vera opportunità che bussa alla porta di Alice, dopo i disastri degli ultimi tempi, così accetta. L’uomo che le propone l’accordo è altrettanto perfetto: affascinante e carismatico riesce a convincerla in una manciata di minuti. Ma sarà davvero tutto così perfetto? Può fidarsi di queste persone e di questo mondo talmente brillante che potrebbe accecarla?

Alafair Burke sa di certo il fatto suo. Ho apprezzato che questa storia abbia preso spunti da cose della sua vita quotidiana. E mi ha sorpreso conoscere come ha saputo trasformare dettagli all’apparenza insignificanti in una storia con i controfiocchi. Per sapere l’esito della vicenda bisogna aspettare le ultimissime pagine. Anche quando sembra che il caso sia stato risolto, si viene a conoscenza di dettagli ancora più macabri e sconvolgenti. E non c’è neanche il tempo per pensarci troppo, perchè le pagine si divorano. Bisogna sempre saperne di più andando avanti con la storia, bisogna sapere soprattutto di chi si possa fidare Alice!

Ogni volta che leggiamo una di queste storie dobbiamo sempre pensare al riscontro con la realtà. In fondo, è vero che non si è mai troppo attenti nel valutare le persone. Sono poche quelle di cui ci si può fidare, e anche quelle che sembrano le amicizie più vere potrebbero ritorcersi contro di noi. Insomma, fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio!

Io vorrei tanto sapere voi cosa ne pensate. Credo che i gialli dell’ultimo periodo siano sempre più intriganti e ben fatti. E questo merita almeno 4 stelle. Non posso evitare, ahimè, di paragonarlo a La ragazza nel treno, che ha il primato di essere stato da me letto in una giornata, e che ritengo superiore. Ad ogni modo è comunque un libro ben riuscito, e quindi consigliato. Voi che ne dite?

Ca 🙂

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