L’altra mattina mi è arrivata la copia di “Torna da me” di Mila Gray, inviatami dalla Deagostini che ringrazio veramente di cuore.
Avevo già letto qualche recensione in merito, ma a dire la verità nessuna rispecchia poi tanto il romanzo. La curiosità che nasce e che porta a leggere il libro, è dovuta al voler sapere chi dei due, Riley o Kit, muore.
La storia comincia, infatti, con la protagonista, Jessa Kingsley, che si chiede chi sia morto nell’ultima missione dei Marine in Afghanistan: suo fratello Riley o il suo fidanzato Kit? La scrittrice, però, prima di rivelarlo, ripercorre la storia d’amore tra Jessa e Kit, per far capire quanto fosse solido e vero il rapporto che li legava.
Jessa è sempre stata una ragazza un po’ chiusa, sulle sue. L’unica persona con cui parlava era Didi, la sua migliore amica. Finchè non è arrivato Kit. Kit le è sempre piaciuto, ma è più grande di lei di tre anni, quindi Jessa non ha mai pensato di poter significare qualcosa per lui. Invece c’è chimica tra i due. Kit riesce a cambiarla, a farle capire cosa è importante e a farla combattere per ciò che ama e vuole. Compreso lui. Hanno solo un mese di tempo, prima che lui e Riley ripartano, e lo sfruttano per costruire un amore che si prospetta duraturo. Sarà la morte di uno dei due a cambiare tutto.
–SPOILER–
Se non rivelo chi sia morto, non riuscirei a farmi comprendere. Per cui… Riley, il fratello, muore. Era piuttosto comprensibile, non mi aspettavo una fine diversa. Jessa è devastata dalla sua morte, ma non perde solo lui. Perde anche Kit. Il fidanzato, infatti, scombussolato da ciò che ha visto e mosso dal senso di colpa, decide di non farsi sentire per un anno. Ma alla fine i due si ritrovano. Tutto finisce per il verso giusto. Riley aveva lasciato a casa una fidanzata, Jo, la quale era incinta. I genitori di lui si preoccupano di darle tutto ciò di cui ha bisogno, e quando nasce il bambino sono tutti pazzi di lui. Kit e Jessa ritornano appunto insieme, e i genitori di Jessa ricominciano a vivere dopo la morte del primogenito, e ad amare Kit, da sempre odiato dal colonnello Kinglsey (padre di Jessa).
-FINE SPOILER-
Il romanzo procede un po’ lento all’inizio, ma poi si riprende tanto da non riuscire più a staccarsi.I due protagonisti sono molto passionali, ormai al giorno d’oggi, va molto di moda il sesso, un argomento che prima era considerato un taboo. Ammetto che a volte mi piacerebbe leggere un qualcosa di più realistico. Il sesso che ci raccontano non è sempre lo stesso della vita quotidiana, ed è accentuato al punto tale da chiedersi quale sia quello vero allora. È vero anche, però, che è proprio questo che attira i lettori, che molto spesso vogliono distaccarsi da quella quotidianità che non li soddisfa.
Mi piace il fatto che, nonostante se ne parli, il sesso non è dettagliato quanto quello descritto in un romanzo erotico e che le scene non sono tantissime (seppur loro lo facciano spesso). Insomma, per uno che ha letto 50 sfumature di grigio o After, non sono nulla a confronto. E non voglio essere inclemente nei confronti di questo libro solo perché è l’ennesimo che ne parla e che mi capita di leggere.
La storia mi ha soddisfatto e mi ha colpito soprattutto il finale, immancabilmente romantico. Per cui se consiglio questo libro? Certo che sì! Merita almeno 4 stelle su 5.
Come al solito, il romanzo mi ha rimandato a una canzone che vi rivelo:
La canzone, è il secondo singolo estratto dall’album “DANGEROUS WOMAN” di Ariana Grande. La canzone parla di appartenenza è di “un po’ meno chiacchiere, e più passione”:
A little less conversation, and a little more touch my body. Cause I’m so into you.
Spero che la recensione vi sia piaciuta, alla prossima! Ca 😉